mercoledì 4 luglio 2018

Dovevamo partire da Fatima

Quando abbiamo iniziato a progettare il Cammino con la seria intenzione di farlo avevamo pensato di fare i conti (stretti) con la nostra situazione di ragazzotte non più in tenera età e decisamente non allenate a certe avventure. Sì, è vero che tempo fa (mooooooolto tempo fa) avevo scorrazzato e scarpinato alla grande con zaino in spalla e fazzolettone scout al collo, ma non è il caso di rivangare la preistoria.
Di fatto il nostro primo obiettivo di percorrere gli ultimi 100km del Cammino (quanto serve per avere la "Compostela", l'attestato del pellegrino), si è presto mutato in un itinerario molto piu lungo (grazie a Renato) e quindi la partenza non piu da Tuj in Spagna ma da Porto in Portogallo.
Solo dopo un paio di mesi da questa decisione sia io che Francesca, senza nemmeno accordarci, avevamo avuto la stessa sensazione di disagio al pensiero di andare in Portogallo senza vedere Fatima.
La decisione di dedicare i primi due giorni del nostro tempo ad una visita al famoso santuario è venuta da sé, immediatamente, naturalmente, senza dubbi, non appena abbiamo capito che entrambe avevamo avuto quel pensiero, poi si sono aggregati Luigi e la mia mamma.
Ieri pomeriggio nel grandissimo piazzale tra una basilica e l'altra abbiamo avuto la netta consapevolezza di quanto sia stata giusta la decisione di essere lì, ho visto accadere quelle che chiamo Dioincidenze e ho capito che non sarebbe potuto accadere diversamente.
Questa mattina però ho capito. Mi è apparso completamente chiaro: noi non "siamo andate" a Fatima, non "abbiamo deciso" di essere lì, di iniziare da lì il nostro pellegrinaggio. Noi ERAVAMO ATTESE a Fatima, noi SIAMO STATE CHIAMATE a Fatima e abbiamo semplicemente risposto e tutto è andato ben oltre ad ogni piu rosea aspettativa: la messa in Italiano, la fiaccolata, una suora italiana a nostra completa disposizione che ci ha spiegato ogni parte del museo, ci ha mostrato il video in italiano perché in quel momento la sala era stranamente libera, ci ha raccontato un sacco di storie legate agli oggetti donati dai fedeli, ci ha mostrato e descritto la corona della Madonna che porta la pallottola dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II....
È vero che siamo arrivate in auto, abbiamo dormito in albergo, abbiamo fatto spesucce nei negozietti, ma il nostro pellegrinaggio è veramente iniziato a Fatima, ne sono convinta.

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