martedì 10 luglio 2018

Un piccolo passo falso

Quella di ieri non doveva essere una tappa impegnativa, anzi, proprio perché avevamo notato che lo sarebbe stata quella di oggi l'idea era stata quella di fare qualche chilometro in più ieri e qualche chilometro in più il giorno prima, per avvantaggiarci e fare una camminata non troppo pesante poi.
Cosa sia andato storto non lo so bene, sta di fatto che l'altroieri invece di 17 i chilometri sono diventati 32 e ieri pure...e tutto per non farne 32 e mezzo oggi!!! Ammettiamo anche che le guide ci prendono in giro e ti raccontano distanze più corte della realtà. Aggiungiamo che negli ultimi tre giorni il sole è stato feroce, che un po' per il caldo e un po' per distrazione l'altro giorno abbiamo smesso di controllare le frecce e ci siamo perse aggiungendo 4 o 5 chilometri. Mettiamo pure in conto il fatto che da ieri (cioè da quando siamo entrate in Spagna) i pellegrini che incontriamo sono molti di più e quindi dovremmo arrivare presto all'albergue per trovare posto...
Insomma questa volta ho fatto un piccolo passo falso.
Nel pomeriggio di ieri avevo ormai consumato ogni forza anche se non avevamo percorso tratti difficili. Il caldo era insopportabile, ad un certo punto quasi per miracolo in mezzo al nulla abbiamo trovato una piccola baracca di legno con una panca, un tavolo e...miraggio...un distributore automatico di bibite fresche! Mi sono accasciata su quella panchina e quasi mi stavo addormentando con grande preoccupazione di Francesca.
Ma il peggio è stato quando siamo arrivate all'albergue... Sporco, pieno di pellegrini ammassati come sardine, in una camerata dal soffitto basso dove per far stare più letti (rigorosamente a castello) li avevano talmente avvicinati da unirli a due a due, le docce erano in condizioni nauseanti e purtroppo non solo a causa dell'ambiente ma soprattutto a causa della maleducazione delle persone ospiti. Siamo arrivate così tardi che ci hanno dato gli ultimi due posti disponibili... Ma dopo meno di un'ora ho deciso che non potevo resistere, mi ero sentita male lungo la strada, avevo bisogno di fare una lunga doccia senza correre il rischio di prendere il tetano e di dormire respirando senza che il fiato di altre cinquanta persone mi soffocasse. Cosi ho cercato una pensione e abbiamo lasciato qquell'albergue-lager, perché anche il mio spirito di pellegrina ha un limite!
Cos'ho imparato? Che devo riconoscere i miei limiti, che il Signore non mi chiede più di quanto possa dargli, che non sono meno pellegrina per aver dormito una notte in una pensioncina modesta e..... soprattutto...... che è bellissimo asciugarsi dopo la doccia con un ASCIUGAMANO VERO!!!

1 commento:

  1. Non un passo falso.. ma il tuo passo!!Questo è sempre solo il tuo Cammino cara... non per forza devi condividere fino all'estremo... tu stai facendo un Cammino per crescere e si può crescere anche se la notte si dorme in un letto normale e non ci si ammala per le pessime condizioni igieniche!! Buona Strada cara Renata <3

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